Diventati un obbligo dal 2019 riguardano i bambini da 0 a 4 anni. Ecco cosa prevede la norma e quali sono le multe
Stella segna un primato, suo malgrado. È la prima bambina morta in Italia da quando per legge, dal 2019, sono stati introdotti i dispositivi anti abbandono, ovvero tutti gli ausili necessari a salvare i bimbi lasciati in automobile. La piccola, 11 mesi, ha perso la vita a Roma, nella città militare della Cecchignola. Il papà carabiniere doveva portarla all’asilo nido ma la piccola, assicurata nell’ovetto sul sedile posteriore, è rimasta per ore nell’auto elettrica acquistata lo scorso febbraio, fino a quando, nel primo pomeriggio, la madre l’ha ritrovata nella macchina. I tentativi di salvarla sono stati vani.
l’iter legislativo
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Proprio con l’intenzione di evitare tragedie come quella avvenuta nella capitale è stata introdotta la cosiddetta legge salva bebè 1° ottobre 2018 n° 117 che modifica l’articolo 172 del Codice della strada e che doveva entrare in vigore a luglio 2019. È poi slittata a causa della mancanza di un decreto attuativo. Approvato il decreto n° 122/2019 (o “decreto seggiolino”) che precisa i requisiti tecnici dei dispositivi anti abbandono, la norma è diventata effettiva il 7 novembre 2019. Le multe per gli inadempienti sono scattate invece il 6 marzo 2020. La prima firmataria della legge approvata dal Parlamento era Giorgia Meloni.
domande e risposte
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Di seguito ecco alcune domande e risposte su cosa dice la legge.
Quali bambini sono coperti dalla norma?
Tutti i bimbi da 0 a 4 anni di età.
Su che tipi di veicolo è obbligatorio il dispositivo
Autovetture, autocarri e camion.
La legge salva bebè riguarda solo i genitori?
No, interessa chiunque viaggi con un bambino in auto, da 0 a 4 anni.
L’obbligo è solo per veicoli con targa italiana?
No, riguarda veicoli con targa italiana condotti da residenti in Italia o da residenti all’estero e veicoli con targa estera su un veicolo guidato da residenti in Italia.
Come devono essere i dispositivi anti abbandono?
- integrato nel veicolo, ovvero le automobili possono essere dotate di dispositivi che segnalano la presenza del bambino;
- integrato nel seggiolino auto, quindi senza bisogno di accessori perché il seggiolino già rileva la presenza o meno del bambino;
- cosiddetti indipendenti, sono i dispositivi anti abbandono più diffusi e nella maggior parte dei casi sono sensori da installare sotto la seduta del seggiolino auto che rilevano la presenza del bambino.
Quali sono le principali caratteristiche funzionali del dispositivo anti abbandono secondo il regolamento di attuazione della norma?
- II dispositivo antiabbandono deve segnalare l’abbandono di un bambino di età inferiore a 4 anni, sul veicolo sul quale è trasportato, da parte del conducente del veicolo stesso mediante l’attivazione di uno dei segnali di cui alla lettera d);
- b) il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente;
- c) il dispositivo deve dare un segnale di conferma al conducente nel momento dell’avvenuta attivazione;
- d) nel caso in cui il dispositivo rilevi la necessità di dare un segnale di allarme, quest’ultimo deve essere in grado di attirare l’attenzione del conducente tempestivamente attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici (ad esempio ciò che fa vibrare un dispositivo quando viene premuto uno dei tasti funzione), percepibili all’interno o all’esterno del veicolo;
- e) il dispositivo antiabbandono deve essere in grado di attivare il sistema di comunicazione indicato alla lettera g);
- f) se alimentato da batteria, il dispositivo deve essere in grado di segnalare al conducente livelli bassi di carica rimanente;
- g) i dispositivi antiabbandono possono essere dotati di un sistema di comunicazione automatico per l’invio, per mezzo delle reti di comunicazione mobile senza fili, di messaggi o chiamate.
Ci sono dubbi sull’interpretazione della norma?
Sì. Ad esempio riguardano i dispositivi che richiedono un intervento attivo da parte del conducente come l’attivazione del Bluetooth sul proprio cellulare per ricevere eventuali allarmi. Un altro dubbio riguarda i dispositivi accessorio posti sulla seduta che inevitabilmente aumentano l’altezza del bambino e quindi, potenzialmente, potrebbero alterare le caratteristiche di sicurezza dei seggiolini omologati in base all’altezza del bimbo.
Sì. Chi non rispetta l’obbligo di utilizzo rischia una multa da 81 a 326 euro. In caso di recidiva entro due anni, è prevista in aggiunta anche la sospensione della patente da 15 a 60 giorni.
Sono disponibili incentivi all’acquisto dei dispositivi?
Non al momento della scrittura di questo articolo.
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8 giugno 2023 (modifica il 8 giugno 2023 | 13:52)
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