Fin dal suo primo tragitto in auto, quello che in genere lo porta dall’ospedale a casa, il neonato deve viaggiare sicuro: correttamente posizionato all’interno di un apposito “sistema di ritenuta” – di solito un ovetto o una navicella – che deve essere installato secondo le indicazioni del produttore. Lo prevede la legge e non ci sono deroghe.
Il problema, però, è che spesso i genitori non riescono a installare il sistema in modo adeguato, o a farci stare il bambino come dovrebbe. Questo, almeno, è quanto denunciano i risultati di un’indagine americana pubblicata sul Journal of Pediatrics, secondo la quale addirittura meno di un neonato su 10 viaggia in modo sicuro.
Alcuni ricercatori della Oregon Health & Science University hanno valutato installazione e posizionamento dei sistemi di ritenuta montati su 291 auto che si preparavano ad accogliere un neonato nel suo primo viaggio dall’ospedale verso casa. Ebbene, il 95% delle famiglie ha commesso almeno un errore nell’utilizzo della navicella o dell’ovetto, e nel 91% dei casi si trattava di errori gravi.
Vediamo gli errori più comuni e pericolosi che si possono commettere riguardo a installazione e utilizzo dei sistemi di ritenuta per neonati, secondo lo studio americano citato.
1. Utilizzo scorretto delle cinture per l’ancoraggio
Per i seggiolini che si fissano tramite cinture, l’errore più comune è l’utilizzo scorretto delle cinture per l’ancoraggio, per cui il seggiolino si sposta avanti-indietro o da lato a lato con un “gioco” che supera i 2,5 cm.
Indicazione
Utilizzare le cinture di sicurezza secondo le istruzioni del produttore, in modo che il seggiolino sia bloccato bene e non “balli”.
2. Mancato blocco delle cinture di sicurezza
Vale sempre per i sistemi di fissaggio con cintura.
Indicazione
Nei casi in cui è possibile, bloccare sempre manualmente la cintura di sicurezza che trattiene il seggiolino, per assicurarne la stabilità.
3. Aggancio troppo “molle” per seggiolini che si fissano con aggancio Isofix
Indicazione
Verificare bene la tenuta dell’ancoraggio, da eseguire secondo le istruzioni del produttore.
4. Angolo di inclinazione sbagliato
In caso di impatto, un seggiolino troppo inclinato in avanti può comportare ostruzione delle vie respiratorie.
Indicazione
Prestare attenzione a questo dettaglio, scegliendo l’angolo indicato dal produttore.
5. Seggiolino posizionato sul sedile posteriore, ma troppo vicino a quello anteriore
Indicazione
Come ha ricordato a nostrofiglio.it l’ingegnere ACI Luigi di Matteo, la posizione migliore per l’ovetto è quella sul sedile posteriore, dietro al guidatore, ma va bene anche la posizione centrale. La direzione deve essere quella opposta al senso di marcia, perché in caso di urto questo consente di limitare il movimento della testa in avanti. I pediatri americani raccomandano appunto di verificare che il seggiolino posizionato posteriormente non sia in contatto con il sedile anteriore.
Se proprio si vuole mettere il bebé davanti, sempre nell’ovetto montato in direzione contraria alla marcia, bisogna ricordarsi di disattivare l’airbag. Altrimenti, in caso di scontro il piccolo sarò schiacciato dall’airbag stesso.
6. Spallacci troppo allentati, agganciati male o con il gancio di chiusura troppo in basso
Indicazione
Le cinghie devono trattenere il bambino e non essere troppo molli, il gancio deve essere chiuso bene e deve essere posizionato a livello del torace.
7. Utilizzo di elementi estranei al sistema di ritenuta e non omologati
E’ un errore piuttosto comune: utilizzare elementi, per esempio cuscini, non previsti dal produttore e dunque non regolamentati.
Indicazione
Utilizzare sempre prodotti omologati, il cui utilizzo è effettivamente contemplato dal produttore.
Nel loro studio, i ricercatori americani hanno anche verificato che le famiglie che avevano ricevuto istruzioni precise da parte di un tecnico specializzato in questi sistemi di ritenuta facevano meno errori nell’installazione e nel posizionamento del bambino.
Da qui, l’invito a incoraggiare attività di informazione su questi aspetti, magari all’interno dei punti nascita.
Non solo: gli autori dello studio puntano il dito anche contro produttori di auto e di seggiolini. “Spesso i sistemi di ritenuta per auto sono più difficili da installare di quanto dovrebbero“, ha dichiarato uno di loro. “I produttori di auto e di seggiolini dovrebbero lavorare insieme per sviluppare sistemi di ritenuta più semplici da utilizzare”.