Dal primo settembre non saranno più in vendita i seggiolini auto per bambini omologati secondo la normativa UN n.44.04 (R44/04), che da settembre 2023 è in progressiva dismissione. Tradotto, quella che utilizza solo il peso del bambino e consente – anzi, consentiva – la posizione nel senso di marcia già dai 9 chili, di solito dunque da circa 9 mesi di età. Queste norme saranno eliminate e fra meno di due mesi l’unica possibilità d’acquisto di un seggiolino sarà legata a prodotti omologati secondo la normativa UN n. 129 (R129/03). Si tratta del pacchetto di regole che adopera l’altezza del bambino per determinare il tipo di seggiolino adatto e richiede che il piccolo sia sempre mantenuto rivolto contro il senso di marcia fino ai 15 mesi di età e 76 cm di altezza. Fra l’altro, oltre al test frontale e al tamponamento, la R129 include un test di impatto laterale del seggiolino per garantire che fornisca protezione in caso di collisione di questo tipo e di ribaltamento. La R129/03 consente inoltre che i sistemi di ritenuta per bambini i-Size possano essere utilizzati universalmente su qualsiasi seggiolino auto contrassegnato dal simbolo i-Size. Vanno installati ai punti Isofix delle auto insieme a un top tether, l’ancoraggio che va fissato al gancio presente nel bagagliaio, o una gamba di supporto.
Oltre a essere sottoposti ai requisiti di legge, i seggiolini vengono anche verificati e testati da istituti indipendenti. Ne abbiamo diversi in Europa. Cybex – una delle principali aziende del settore – sottopone i suoi seggiolini anche ai test del club automobilistico generale tedesco (Adac), il più noto e importante per i seggiolini auto nel Vecchio continente.
Per superare questi test i prodotti devono soddisfare requisiti in una gamma di categorie diverse. Sono requisiti più stringenti rispetto a quelli delle due normative attualmente in vigore, una delle quali appunto in scadenza. A seconda della categoria di peso, vengono utilizzati manichini di varie dimensioni in varie situazioni di incidente per simulare nel modo più accurato possibile gli effetti di incidente su un bambino di età e peso diversi.
Inoltre, nei test Adac si valutano vari aspetti di salubrità e praticità del prodotto oltre alla sicurezza e in particolare la facilità d’uso, l’ergonomia, la pulizia e manutenzione, la qualità e l’eventuale presenza di sostanze nocive. La situazione attuale sull’uso dei seggiolini auto è sicuramente migliorata, ma rimangono ancora delle aeree scoperte. Da un’analisi dell’Istituto superiore di sanità, nel periodo di ricerca 2021-2022, è emerso che ancora due persone su dieci non hanno un seggiolino auto, non usano il seggiolino oppure hanno difficoltà nel farne uso. La percentuale di questi mancati o errati utilizzi è più alta al Sud (28%), invece al Centro è del 20% e al Nord del 12%. Analizzando nel dettaglio le regioni italiane, il Molise si posiziona al primo posto per uso inadeguato o non uso dei dispositivi di ritenuta, mentre il Friuli-Venezia Giulia si colloca alla posizione più alta.
Per approfondire un tema così complesso abbiamo intervistato un’autorità del settore: Franz Peleska, responsabile tecnico e capo della ricerca e sviluppo per i seggiolini auto per bambini e neonati in tutto il mondo di Cybex. Nato nel 1964 a Vienna, dopo essersi laureato come ingegnere in Ingegneria dei motori e tecnologia automobilistica, è entrato all’Öamtc (Austrian Automobile Club, società gemella della tedesca Adac). È stato un pioniere: ha condotto il suo primo crash test con i seggiolini auto all’Öamtc nel 1987. Nel 1991 è diventato responsabile del dipartimento Test e tecnologia dell’ente austriaco. Nei primi anni 2000 Peleska ha convinto la più grande società europea di automobili e l’organizzazione di consumatori a unire le forze per condurre il più completo e tecnicamente sofisticato test sui seggiolini auto. Ogni anno a maggio e a ottobre questo test offre ai genitori una guida nella decisione su quale seggiolino auto sia adatto per uno specifico utilizzo. Da quando si è unito a Cybex GmbH nell’aprile 2005, ha ideato diverse novità: già con il primo seggiolino auto, il Cybex Solution, insieme a Martin Pos ha inventato il poggiatesta reclinabile per una migliore protezione del bambino in caso di impatto laterale.
Dalla sua esperienza, cosa penserebbe se per un momento dovesse tornare agli standard di sicurezza automobilistica degli anni ’80?
«Perderemmo molta sicurezza. All’inizio degli anni ’80, le auto normali non erano provviste di airbag. La carrozzeria non era abbastanza rigida per resistere ad un impatto a 50km/h, il quale non avrebbe permesso al conducente di sopravvivere».
Quali sono gli errori ingegneristici che più spesso ha identificato durante un crash test in quegli anni?
«Non li considererei errori. Non era negli obiettivi di sviluppo proteggere i passeggeri, tranne che nelle auto di lusso. All’epoca, solo il primo test indipendente dell’Adac ha rivoluzionato il mondo delle auto e dei seggiolini per bambini. Dopo un anno, l’industria ha infatti introdotto rinforzi nelle auto compatte, agevolando la sopravvivenza in caso di incidente».
Qual è la tecnologia di Cybex di cui è più orgoglioso e che ha maggiormente cambiato il mercato dei seggiolini auto?
«L’Anoris T2 i-Size ( lanciato nel 2021 e premiato l’anno seguente come vincitore, è il primo seggiolino con sistema integrato di airbag integrale, che fornisce un livello di sicurezza maggiore fino a circa il 50% rispetto a un seggiolino per bambini con cintura rivolto in avanti in caso di incidente frontale ndr) ha elevato la sicurezza dei seggiolini per bambini a un nuovo livello. Successore del vincitore del test Adac 2022, Anoris T2 i-Size offre il 50% in più di sicurezza rispetto ad altri seggiolini fronte strada (se confrontato, in caso di collisione frontale, con un seggiolino per bambini fronte marcia con cintura), oltre a permettere un contatto visivo vitale. Un airbag integrale integrato, racchiuso in un cuscino di protezione regolabile in profondità, mantiene il bambino al sicuro e libero di muoversi. La visione attorno al progetto Anoris era già presente quando Cybex intraprese la sua attività nel 2005. Dal 2018 il progetto ha ufficialmente preso avvio con test meticolosi e rigorosi al fine di dimostrare accuratamente le varie prestazioni dell’Anoris T i-Size che, lanciato nel 2021, già nel 2022 ha dominato al test Stiftung Warentest e Adac con risultati eccezionali. Tre anni dopo, è stato lanciato l’Anoris T2 i-Size con funzionalità aggiornate.