IVA torna al 22%. Il taglio non ha funzionato

IVA torna al 22%. Il taglio non ha funzionato


È durato solo un anno il taglio dell’IVA al 5% sui seggiolini auto e su altri prodotti per l’infanzia come i pannolini e il latte in polvere. La bozza della Legge di Bilancio 2024 prevede infatti il ripristino dell’aliquota originaria, che nel caso dei seggiolini significa tornare al 22%. Il taglio, voluto l’anno scorso dallo stesso Governo di centro-destra, si è infatti dimostrato inefficace perché nella maggior parte dei casi è stato assorbito da un aumento dei prezzi.

SEGGIOLINI AUTO: GIÙ L’IVA NEL 2023 MA PREZZI QUASI INVARIATI

Come ricorderete la scorsa Legge di Bilancio aveva inserito i dispositivi di ritenuta obbligatori, insieme ad altri prodotti per l’infanzia, nell’elenco dei beni e servizi soggetti in Italia all’aliquota del 5%, ai sensi del DPR n. 633 del 26 ottobre 1972. Pertanto con decorrenza 1° gennaio 2023, i seggiolini auto avevano iniziato a beneficiare della tassazione agevolata. Tuttavia già nei mesi successivi era emerso che il taglio dell’IVA non stava dando i suoi frutti: ad esempio un’ indagine di Altroconsumo datata marzo 2023 aveva dimostrato che su un campione di 42 modelli di seggiolini auto adatti a bambini di peso ed età differenti, tra le marche più diffuse sul mercato, la riduzione di prezzo era risultata soltanto del 7,5% mentre era attesa almeno del 13,9%.

SEGGIOLINI AUTO: IVA AL 5% SENZA VANTAGGI PER I CONSUMATORI

Addirittura peggiori i dati raccolti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy tramite il Garante per la sorveglianza dei prezzi, che in riferimento al periodo tra gennaio e marzo aveva rilevato un calo medio del prezzo dei seggiolini di appena il 2% rispetto a dicembre 2022. “Dal monitoraggio”, si leggeva nella nota del MIMIT, “è emerso che nei primi tre mesi di applicazione delle aliquote ridotte gli effetti della manovra non appaiono interamente trasferiti a vantaggio del consumatore: in alcuni casi, infatti, pur tenendo conto che la misura dell’intervento si inserisce in una fase caratterizzata da un’inflazione tutt’ora presente, si osserva una modesta riduzione del prezzo”.

SEGGIOLINI AUTO BAMBINI: IVA AL 22% DAL 2024

In pratica l’aumento medio dei prezzi ha annullato i risparmi generati dalla riduzione dell’IVA. Colpa dell’inflazione, certo (a settembre 2023 è aumentata di oltre il 5% rispetto a un anno prima, dati Istat, mentre l’indice dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona è cresciuto del 9%). Ma probabilmente c’entrano pure le condotte speculative di molti produttori e negozianti, che hanno approfittato del taglio dell’IVA per aumentare i loro margini, presentando al consumatore finale un prodotto con il medesimo prezzo, o quasi, dell’anno prima.

Di conseguenza il Governo ha deciso di non rinnovare il beneficio per il 2024 e di destinare i 180 milioni stanziati per la misura ad altri provvedimenti più incisivi. Dal prossimo 1° gennaio 2024 l’IVA sui prodotti per l’infanzia sarà dunque riportata ai livelli precedenti, ossia al 10% sugli alimenti come latte in polvere e preparazioni di farine, semolini e amidi e al 22% sui seggiolini auto. Col rischio molto concreto di un vistoso aumento dei prezzi rispetto al 2022, insomma oltre al danno la beffa.

Ovviamente per l’ufficialità del ripristino dell’IVA sui seggiolini auto occorrerà attendere il testo definitivo della Legge di Bilancio 2024 approvato dal Parlamento e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, circostanza che si verificherà negli ultimissimi giorni dell’anno.



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