Pubblicato il 06/02/21 h. 12:00
SEGGIOLINO, QUESTO SCONOSCIUTO In Italia solo il 44,1% dei genitori ha in auto un seggiolino per bambini. E l’altra metà? I dati Istat relativi al 2018 e 2019
parlano chiaro: la sicurezza in auto è ancora una chimera e, purtroppo, quella dei bambini sulle 4 ruote lo è ancora di più. Ad aiutarci nel nostro viaggio in questo mondo sconosciuto ci
ha pensato Cybex, azienda specializzata proprio in
prodotti per il trasporto dei più piccoli.
COME POSIZIONARE IL BIMBO Le braccia della mamma sono, per antonomasia, il posto più sicuro al mondo per un bimbo. Non se siamo a bordo di un’auto. All’interno dell’abitacolo,
infatti, cambia tutto: il bambino deve essere posizionato nel seggiolino, sui sedili dietro – al centro o dietro al passeggero – in direzione opposta a quella di
marcia (foto sotto). In caso di incidente verrebbe strappato dalle braccia della mamma, ma anche a sedere senza l’adeguato supporto finirebbe per essere sbalzato all’interno
dell’abitacolo o, peggio, fuori di esso. Col bimbo seduto sui sedili posteriori, invece, in caso di impatto, i sedili anteriori finirebbero per diventare dei muri. Quindi sì al
seggiolino, ma perché in senso opposto a quello di marcia?
SICUREZZA E REGOLE A differenza di un adulto la testa e la zona cervicale del bambino non sopporterebbero la forza di un impatto, con gravi conseguenze: il seggiolino,
posizionato in senso opposto a quello di marcia, offre invece sostegno alla testa, assorbendo l’urto. Ecco perché, per legge, è opportuno tenere i bambini nel seggiolino in senso opposto a
quello di marcia almeno fino ai 15 mesi d’età, anche se sarebbe consigliabile proseguire fino ai 4 anni. Come regola generale, poi, più è stretto il collegamento fra il seggiolino
e il veicolo, maggiore è la protezione offerta al piccolo.
ALTRI ERRORI COMUNI Se tenere i bambini in braccio durante il viaggio non è una buona idea, allacciarsi insieme al bambino con la stessa cintura di sicurezza non è da meno: in
caso di incidente, infatti, il peso dell’adulto finirebbe per schiacciare il piccolo. D’altra parte, anche fissare il bimbo nel suo seggiolino, ma non stringere a sufficienza le
cinture, nell’ottica di non costringerlo a una posizione limitata, rischierebbe di non assicurarlo correttamente in caso di impatto. Se invece, per necessità, si è costretti a
mettere il bambino davanti – sempre col seggiolino in senso opposto a quello di marcia – lasciare attivo l’airbag del passeggero sarebbe un
errore. Usare seggiolini vecchi o comunque usati sì può, purche non abbiano subito urti o non siano scaduti: anche i seggiolini, infatti, hanno una data di scadenza.
LA NORMATIVA In Europa e in molte parti del mondo sono in vigore gli standard UN R44 / 04 e UN R129 / 02 (i-Size). i-Size fa parte del regolamento UN n. 129. R129 è un
nuovo regolamento vigente in Europa relativo a sistemi di ritenuta per bambini ed è stato sviluppato dalla Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE). Per
tutti i chiarimenti del caso sui sistemi ISOFIX e i
seggiolini compatibili, potete consultare il sito di Cybex qui.
CI SONO ANCHE I SENSORI Ma come sappiamo i seggiolini per bambini sono anche balzati alle cronache per i tanti casi in cui genitori sbadati hanno
dimenticato i loro piccoli all’interno dell’abitacolo. Per risolvere il problema Cybex si è occupata anche di questo, con un dispositivo che si è spinto oltre, il Sensorsafe. Gli strumenti, insomma, non mancano, e la
tecnologia viene in soccorso come sempre: quel che manca, spesso, sono informazione e buonsenso.