Da allora tutto è cambiato radicalmente. Con il boom economico, insieme alla diffusione di massa delle auto, all’esperienza di autostrade e maggiori possibilità di viaggio, anche i prodotti juvenile si sono rifatti il look.
Anche il passeggino o il seggiolone hanno introiettato valori di una contemporaneità reticolare e fluida che recepisce stimoli dal mondo del design o dal mondo fashion, l’apertura a contaminazioni creative, influenze o tendenze culturali e stilistiche.
In questo quadro, in soli 20 anni, dal 2005, anno della sua nascita a Bayreuth, in Alta Baviera, la ‘famiglia’ di CYBEX ha fatto molta strada. Ne abbiamo parlato con Martin Pos, suo fondatore.
L’occasione: Maison&Objet 2025 a Parigi, la fiera dove il marchio aveva un proprio stand, a sottolineare un link sempre più fecondo con l’universo design.
Già perché, presente ad oggi in oltre 120 paesi, con filiali dirette nei key markets globali, negozi flagship a Tokyo, Praga, Amsterdam e Parigi e anche una sede global nella strategica via Stendhal a Milano, oltre all’headquarter in Germania, CYBEX sta affrontando un interessante percorso: dai seggiolini auto (sottoposti a severissimi crash test interni) e prodotti lifestyle tecnici per bambini e genitori a categorie di articoli che riguardano la parte home.
Come la nuova sedia evolutiva LEMO Platinum, che si può usare dalla nascita fino all’età adulta e dal design curatissimo.
Quindi dalle collezioni standard disegnate dall’ufficio ricerca e sviluppo interno alle collezioni fashion (firmate per esempio dallo stilista Jeremy Scott, ex art director di Moschino, la prima nel 2013, l’ultima lanciata lo scorso anno a giugno con un evento a Los Angeles) o nate da collaborazioni con designer noti. Quali Marcel Wanders per gli interiors.
La direzione? Una fidelizzazione del potenziale cliente in virtù di un prodotto, già top di gamma, che esce da logiche tradizionali per abbracciare la crescita del bambino ma anche trend stilistici fashion e lifestyle di design, ispirati dall’haute couture dai temi della natura, da suggestioni evocative dei flussi urbani. Tutto per arrivare al ‘mondo genitori’ prima ancora che lo siano, insomma.