Bimba morta nell'auto al sole, indagato il papà

Bimba morta nell’auto al sole, indagato il papà


La tragedia che ha colpito Mogliano il 18 luglio ha scosso profondamente la comunità locale e l’intero Paese. Una bambina di un anno, Agnese, è morta dopo essere stata lasciata per ore sotto il sole, chiusa in auto. Il padre, residente a Mogliano, è ora indagato per omicidio colposo. Questo drammatico episodio riporta alla luce un problema che, nonostante le misure preventive, continua a mietere vittime: i bambini dimenticati in auto.

Era una mattina come tante altre per il padre di Agnese, che si era recato al lavoro presso la ditta Lodes di Marcon. Tuttavia, in un tragico errore, ha dimenticato di portare la figlia all’asilo nido. La piccola è rimasta legata al seggiolino nell’auto parcheggiata sotto il sole cocente. Solo durante la pausa pranzo, il padre ha fatto la terribile scoperta. Le grida disperate e le testate contro un furgone testimoniano il dolore insopportabile di un genitore che si rende conto dell’irreparabile.

La Procura di Venezia ha aperto un’indagine per omicidio colposo nei confronti del padre di Agnese. Si tratta di un atto dovuto per permettere gli accertamenti necessari. È possibile che nelle prossime ore venga disposta l’autopsia sul corpo della piccola per chiarire le cause esatte del decesso. Inoltre, sarà fondamentale verificare se il seggiolino su cui viaggiava Agnese fosse dotato del dispositivo anti-abbandono, obbligatorio dal 2020, e se sì, perché non abbia funzionato.

Purtroppo, quella di Agnese non è una storia isolata. Negli ultimi 26 anni, dodici bambini sono morti in circostanze simili in Italia. Nonostante le campagne di sensibilizzazione e l’introduzione di dispositivi di sicurezza, questi incidenti continuano a verificarsi. La dimenticanza di un bambino in auto può sembrare impensabile, ma è un fenomeno che colpisce genitori di ogni estrazione sociale e culturale. La combinazione di stress, routine e distrazioni può portare a tragici errori.

Dal 2020, in Italia è obbligatorio l’uso di dispositivi anti-abbandono per i seggiolini auto. Questi dispositivi sono progettati per avvisare i genitori della presenza del bambino in auto attraverso segnali acustici o notifiche sullo smartphone. Tuttavia, come dimostra il caso di Agnese, l’efficacia di queste misure può essere compromessa. È necessario un controllo rigoroso della qualità e del funzionamento di questi dispositivi, oltre a una continua educazione e sensibilizzazione dei genitori.

La tragedia di Mogliano ha sollevato un’ondata di solidarietà e sostegno nei confronti della famiglia colpita. Tuttavia, è fondamentale che la comunità e le istituzioni lavorino insieme per prevenire future tragedie. Le scuole, gli asili nido e le aziende possono implementare sistemi di controllo incrociato per assicurarsi che i bambini siano sempre al sicuro. Inoltre, campagne di sensibilizzazione continue possono aiutare a mantenere alta l’attenzione su questo problema.



Referenza articolo