L’analisi dei dati mostra come l’adozione corretta dei seggiolini auto abbia contribuito alla riduzione del numero di morti e feriti in incidenti stradali. Negli ultimi 20 anni, si è osservato un notevole calo, passando da 196 morti e 15.026 feriti nel 2002 a 39 morti e 9.296 feriti nel 2022, considerando la fascia di età da 0 a 14 anni. Secondo i dati più recenti dell’Istat, nel 2022 si sono verificati 165.889 incidenti stradali, con una media di 454 incidenti al giorno. La maggior parte degli incidenti (73,4%) si è verificata su strade urbane, mentre il 21,5% su strade extraurbane e il restante 5% in autostrada.
Tra i comportamenti errati alla guida, le cause più comuni includono la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e l’eccessiva velocità, che sono il 38% dei casi e mantengono un andamento stabile nel tempo. Analizzando la fascia di età 0-14 anni, periodo in cui l’uso del seggiolino auto è più frequente, si nota una costante riduzione del numero di vittime e feriti nel corso degli anni, con un picco negativo durante la pandemia, seguito da un lieve miglioramento nel 2022, sebbene i valori rimangano inferiori rispetto agli anni precedenti.
Il ruolo fondamentali dei seggiolini auto
La valutazione sull’efficacia dell’uso dei seggiolini auto indica un miglioramento complessivo, ma esistono ancora delle criticità da affrontare e migliorare. Un’analisi condotta dall’Istituto Superiore della Sanità nel periodo 2021-2022 ha rivelato che circa il 20% delle persone non utilizza adeguatamente i seggiolini auto o non li utilizza affatto, evidenziando difficoltà nell’applicazione corretta di tali dispositivi.
La percentuale di utilizzo errato o mancato dei seggiolini è più elevata nelle regioni meridionali, raggiungendo il 28%, mentre è del 20% nel Centro e del 12% nel Nord Italia. Approfondendo l’analisi a livello regionale, emerge che il Molise presenta il più alto tasso di utilizzo inadeguato o mancato dei dispositivi di ritenuta, mentre il Friuli Venezia Giulia si distingue come la regione con la migliore adesione e conformità all’uso dei seggiolini auto.
Seggiolini auto non sono tutti uguali
Quando si procede all’acquisto di un seggiolino auto, è fondamentale garantire la scelta di un prodotto che sia omologato e conforme agli ultimi standard normativi vigenti. Attualmente, sono in vigore due differenti regolamenti: la normativa UN n. 44.04 (R44/04) e la normativa UN 129 (R129/03, nota anche come i-Size), con la prima in un processo graduale di dismissione. A partire dal settembre dell’anno corrente, i produttori di seggiolini auto hanno interrotto la produzione di dispositivi di ritenuta conformi alla normativa R44/04.
Dal primo settembre 2024, non sarà più consentita la commercializzazione di seggiolini auto conformi alla suddetta normativa. Ma cosa implica in termini pratici? La normativa R129 si basa sull’altezza del bambino per determinare il tipo di seggiolino più adatto, a differenza della precedente R44/04 che si basava esclusivamente sul peso.
Questa nuova impostazione semplifica il compito dei genitori nel selezionare il seggiolino auto più idoneo alle caratteristiche del proprio bambino. Secondo la normativa R129, i bambini devono essere posizionati in senso contrario alla direzione di marcia fino a un’età di 15 mesi e un’altezza di 76 cm. In contrasto, la normativa R44/04 consentiva l’orientamento nel senso di marcia a partire dai 9 kg di peso (circa 9 mesi di età). Oltre ai test frontali e di tamponamento, la normativa R129 include anche un test di impatto laterale del seggiolino, mirato a garantire una protezione adeguata in caso di collisioni laterali o ribaltamenti. La normativa R129/03 permette l’utilizzo dei sistemi di ritenuta i-Size in modo universale su tutti i seggiolini contrassegnati dal simbolo i-Size. Tali dispositivi sono installati tramite il sistema Isofix e richiedono l’impiego di un top tether o una gamba di supporto per garantire la massima sicurezza.
Sempre legati e senza giubbotti
Un altro aspetto cruciale da considerare riguarda k’utilizzo dei seggiolini auto in ogni circostanza, anche durante brevi spostamenti come quelli tipici delle località balneari. Questa precauzione è motivata da una semplice ma fondamentale ragione: in caso di collisione, specialmente se il bambino è tenuto in braccio da un adulto, la sua condizione può trasformarsi in quella di un vero e proprio “proiettile”.
Un altro aspetto cruciale riguarda la corretta tensione delle cinture di sicurezza, le quali devono aderire saldamente al corpo del bambino, mantenendo uno spazio equivalente a “un dito” tra il tessuto e il corpo.
Le cinture lasche, in caso di impatto, risultano inefficaci nel fornire la protezione necessaria. Infine, una considerazione importante concerne l’abbigliamento nei mesi invernali: i bambini devono essere posizionati nei seggiolini con le cinture di sicurezza (inclusi gli ovetti) senza indossare giacche voluminose.
Questo perché, in caso di collisione, la presenza di giacche ingombranti potrebbe causare lo scivolamento del bambino dal seggiolino, aumentando notevolmente il rischio di lesioni fisiche.