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Pannolini, latte artificiale e seggiolini auto: Iva ridotta ma prezzi non sempre più bassi, ecco perché


Dal primo gennaio 2023, l’Iva applicata a prodotti per bambini come latte artificiale, pannolini e seggiolini auto è stata abbassata. Questo si è tradotto sempre in una diminuzione dei prezzi al consumatore? Non proprio, lo rivela l’ultima indagine di Altroconsumo

@olegdudko/123rf

L’ultima legge di Bilancio ha portato alla riduzione dell’Iva di alcuni prodotti fondamentali per bambini, parliamo di pannolini, latte artificiale e seggiolini che, dal primo gennaio 2023, hanno visto abbassare l’imposta rispettivamente dal 10% al 5% per i primi due prodotti, mentre per i seggiolini auto è scesa in maniera ben più netta dal 22% al 5%.

Ma il taglio dell’Iva ha portato davvero ad un reale calo dei prezzi per i consumatori? A porsi questa domanda è Altroconsumo che ha condotto un’indagine in merito, rilevando i prezzi (pieni, quindi non in offerta) di un campione di pannolini, latte artificiale e seggiolini per auto, prima e dopo l’entrata in vigore del taglio dell’Iva.

I risultati

I risultati mostrano che c’è una certa differenza a seconda dei prodotti presi a campione. Altroconsumo ha notato che i prezzi dei seggiolini sono scesi solo del 7,5% contro un calo atteso di almeno il 13,9%. La situazione è migliore però per il latte artificiale e soprattutto per i pannolini.

Ma vediamo i risultati più nel dettaglio, prodotto per prodotto.

Seggiolini auto

Sono stati presi a campione 42 modelli di seggiolini auto adatti a bambini di peso ed età differenti, tra le marche più diffuse sul mercato.

Le rilevazioni dei prezzi sono state effettuate ad ottobre-novembre 2022 (quindi prima del taglio dell’Iva) e poi a gennaio-febbraio 2023 in 34 negozi specializzati tra Milano, Roma e Cagliari (e Comuni limitrofi).

Come già detto, la riduzione di prezzo si è fermata al 7,5% mentre era attesa almeno al 13,9%, il che ha portato le famiglie ad un risparmio solo moderato:

Per quantificare il risparmio in euro, consideriamo il prezzo medio di 265 euro dei 42 seggiolini: se i prezzi fossero scesi in modo coerente al taglio dell’Iva (del 13,9%, appunto) le famiglie avrebbero risparmiato almeno 36,80 euro; invece, con il calo effettivo rilevato del 7,5%, il risparmio è stato solo di 19,79 euro. Naturalmente, su modelli più costosi (i seggiolini possono costare anche 600-700 euro) queste percentuali di risparmio andrebbero a pesare ancora di più sul prezzo finale.

Ma, in alcuni casi, non c’è stato proprio alcun risparmio:

Andando oltre la media e osservando singolarmente i 42 seggiolini, vediamo che la variazione dei prezzi tra 2022 e 2023 è andata da -14% a +14%: vuol dire che ci sono prodotti che, nonostante il taglio dell’Iva, sono persino aumentati di prezzo nell’arco di tre mesi; altri (la maggioranza) hanno abbassato il prezzo meno dell’atteso.

Più nel dettaglio:

  • 12 seggiolini hanno avuto una riduzione di prezzo medio dal -11% al -14% (quindi vicina a quella prospettata dal taglio dell’Iva)
  • 24 seggiolini hanno avuto una riduzione di prezzo medio compresa dal – 10% al -2% (decisamente inferiore a quella che ci aspettava)
  • 6 seggiolini hanno visto un aumento di prezzo medio compreso tra il +1% e il +14%

Pannolini

Per i pannolini la situazione è decisamente migliore. Per l’indagine sono stati presi a campione 16 pannolini (classici usa e getta, taglia 4) tra le marche più diffuse sul mercato.

La rilevazione dei prezzi è stata fatta tra ottobre e novembre 2022 (data precedente al taglio dell’Iva) e poi a gennaio 2023. In questo caso i pannolini sono stati acquistati in 46 negozi di Milano, Genova, Roma e Napoli (e Comuni limitrofi).

Così spiega Altroconsumo:

Dal confronto dei prezzi medi delle due rilevazioni è risultato che, dopo l’abbassamento dell’Iva, i prezzi appaiono effettivamente in calo del 4,5% in media, che è proprio il calo atteso per la riduzione dell’imposta dal 10% al 5% (- 4,5% è la differenza di prezzo tra i prodotti con Iva al 10% e prodotti con Iva al 5%).

Concretamente quanto si risparmia?

Considerando il prezzo medio a pannolino di 0,23 centesimi, il calo dell’Iva del 5% (che si è effettivamente ripercosso sui prezzi) è pari a un risparmio di 0,01 centesimi a pannolino, per una confezione da 50 pezzi si tratta di di 0,52 centesimi in meno. Stimando una media di 4 pannolini taglia 4 al giorno (la taglia 4 è quella che si utilizza per i bimbi più grandi e per più tempo), si risparmiano circa 15 euro all’anno in seguito al calo dei prezzi coerente al taglio dell’Iva.

Più nello specifico l’indagine mostra che:

  • 11 pannolini hanno avuto una riduzione di prezzo medio da – 4% al – 10% (in alcuni casi quindi superiore al calo auspicabile del 4,5%)
  • 5 pannolini hanno mantenuto lo stesso costo o hanno aumentato il prezzo medio fino a +5%

Latte artificiale

Per quanto riguarda il latte artificiale, infine, la riduzione di prezzo c’è stata ma non quanto si sperava.

L’indagine ha rilevato il costo di 38 latti artificiali (16 liquidi e 22 in polvere) di 11 marche, acquistate in 52 punti vendita di Milano, Roma, Napoli, Genova (e Comuni limitrofi).

Anche in questo caso, gli acquisti sono stati fatti pre-taglio dell’Iva (dicembre 2022) e poi nella settimana dal 30 al 6 febbraio 2023.

La riduzione di prezzo media si è attestata al 2,4% ma quella auspicata era 4,5%. Cosa significa in termini di risparmio?  Altroconsumo scrive:

Si è passati da un prezzo medio 21,76 euro al chilo di dicembre 2022 a un prezzo medio di 21,20 euro al chilo di febbraio 2023. Si tratta di 0,56 euro di risparmio per chilo grazie al calo dei prezzi medi del 2,6%; considerando il consumo medio nei primi 12 mesi di vita del bambino, il risparmio annuo grazie al calo dei prezzi che abbiamo rilevato è di circa 18 euro (da 740 euro a dicembre 2022 a 722 euro a febbraio 2023). Per i latti liquidi si è passati da un prezzo medio di 5,30 euro al litro a 5,19 euro al litro; si risparmiano 0,31 euro al litro grazie al calo prezzi medi di -2,1%. Il risparmio annuo, considerando i consumi medi nei primi 12 mesi di vita, è di circa 30 euro (si passa a spendere da 1.340 euro a dicembre 2022 a 1.310 euro a febbraio 2023).

Più nello specifico l’indagine mostra che:

  • 13 latti artificiali hanno avuto una riduzione di prezzo medio tra – 4% e – 10% (quindi uguale o superiore a quella auspicabile con il taglio dell’Iva)
  • 15 latti artificiali hanno avuto una riduzione di prezzo medio da – 0.3% a – 4% (inferiore a quella auspicata)
  • 10 latti artificiali hanno mantenuto gli stessi prezzi o li hanno aumentati fino al + 5%

Tagliata l’Iva perché i prezzi non sono sempre più bassi?

Dato che l’Iva è stata abbassata, ci si aspetterebbe di trovare ad un prezzo più vantaggioso rispetto al passato tutti i prodotti che sono rientrati nel “taglio” dell’imposta deciso con la legge di Bilancio.

Come abbiamo visto dai dati di Altroconsumo, però, non è sempre così. Come mai? Gli esperti scrivono in proposito:

Le motivazioni potrebbero essere diverse ed è difficile trarre conclusioni dato il contesto. Da un lato c’è l’aumento generale dell’inflazione, spinta dai rincari dell’energia e delle materie prime degli scorsi mesi: l’aumento dei costi per i produttori potrebbe essere stato recuperato aumentando i prezzi, riducendo così (o togliendo del tutto) l’effetto del taglio dell’Iva. Dall’altro, i produttori potrebbero aver apportato rincari semplicemente per una loro politica di prezzo, indipendentemente dall’aumento dei propri costi.

I prezzi, sottolineano poi, variano anche in base ai rivenditori che potrebbero decidere di aumentare il prezzo di listino consigliato per far fronte a costi maggiori o per incrementare la loro fetta di guadagno.

Ciò che conta alla fine, però, è che il taglio dell’Iva non sempre è servito ad ottenere quello che si proponeva, ovvero garantire prezzi migliori su alcuni prodotti di prima necessità per i bambini. Pensiamo ad esempio al caso dei seggiolini.

Cosi conclude Altroconsumo:

I risultati di questa rilevazione ci dicono che il taglio dell’Iva non si sta riflettendo abbastanza sulle tasche dei consumatori: gli aumenti di produttori e/o rivenditori – che possono dipendere da tante variabili e hanno riguardato un po’ tutti i prodotti in tempi di inflazione generale – hanno assorbito buona parte del beneficio atteso. Ma i seggiolini sono prodotti essenziali, obbligatori e costosi e l’abbassamento dell’Iva dovrebbe rappresentare un vantaggio significativo per chi deve affrontare questa spesa.

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Fonte: Altroconsumo

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